Giorgio Squinzi, è morto il presidente del Sassuolo e fondatore della Mapei

È morto l’ex presidente di Confidustria, fondatore con il padre della Mapei e presidente della squadra del Sassuolo: Giorgio Squinzi aveva 76 anni

L’ex presidente di Confindustria, fondatore insieme al papà dell’azienda Mapei e presidente dalla grande passione calcistica della squadra del Sassuolo Giorgio Squinzi è morto: si è spento all’età 76 anni a Milano ed era nato il 18 maggio del 1943 a Cisano Bergamasco.

Dopo la laurea ottenuta in chimica industriale, Squinzi ha lavorato nell’azienda di famiglia, mettendo in campo la propria abilità e le proprie conoscenze. Successivamente, insieme al padre Rodolfo, fonda la Mapei snc, che in seguito si trasforma in spa; Squinzi ne è stato Direttore Generale e, in una fase successiva, Amministratore unico.

Giorno Squinzi, che si è spento dopo una lunga malattia, si era unito in matrimonio nel 1970 con Adriana Spazzoli: Marco e Veronica, i loro figli.

LEGGI ANCHE –> NADIA TOFFA: PERCHÉ ILARY BLASI NON ERA PRESENTE AL SALUTO DE ‘LE IENE’?

CONFINDUSTRIA E SASSUOLO: LA GRANDE CARRIERA DI GIORGIO SQUINZI, MORTO A 76 ANNI

Si è dunque spento oggi all’età di 76 anni Giorgio Squinzi. Una lunga carriera ricca di successi grazie alla bravura dimostrata nel proprio campo.

Diviene Presidente della Federazione Nazionale dell’Industria Chimica nel 1997, una carica che ottiene nuovamente nel 2005, mentre l’anno seguente viene nominato Vicepresidente della Confederazione delle Industrie Chimiche Europee

La presidenza di Confindustria arriva invece nel 2012, grazie ad un ampio numero di preferenze espresse in suo favore. Resterà presidente della suddetta fino al 2016.

Coltiva una grande passione per lo sport e per il calcio che culmina nel 2002, quando diventa proprietario del Sassuolo calcio. 

Universalmente riconosciuto da tutti grazie al proprio valore imprenditoriale, Squinzi ha ricevuto diverse onorificenze in vita: Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana, Cavaliere del lavoro e Grande Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.