Transgender bloccati a Sharm per via dei documenti

Le autorità egiziane non hanno ritenuto validi i documenti di due transgender di Bitonto che sono rimasti bloccati in aeroporto

Transgender bloccati all'aeroporto di Sharm El Sheik
Transgender bloccati all’aeroporto di Sharm El Sheik (Hansueli Krapf, Wikipedia Commons)

Incresciosa vicissitudine per due trans di Bitonto (comune situato nella provincia di Bari). Le due erano si erano recate in vacanza a Sharm El Sheik in Egitto con dei loro amici, ma all’arrivo all’aeroporto, ecco il “fattaccio”.

Al momento del controllo dei documenti le autorità egiziane non hanno ritenuto validi i loro documenti. Dunque,  Cosimo “Loredana” Corallo, 43 anni, e Michele “Mikela” Sannicandro, di 45 anni sono stati fermate in attesa di essere rimpatriate in Italia.

Secondo i loro amici, si è trattato di discriminazione allo stato puro e quella dei documenti sarebbe solo una banale “scusa” per negare il visto.

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Transgender bloccati a Sharm: la denuncia della sorella

Ivana Sannicandro, la sorella di una delle due persone vittime di questo assurdo disguido, ha raccontato la sua versione dei fatti ad ANSA: “Mia sorella è stata fermata in aeroporto. La motivazione è che pensano che i documenti non corrispondano a lei, a loro. Non sono documenti falsi, ma pensano non siano loro in quanto trans. Se non dovesse rientrare oggi, andrò io lì sul posto”.

Insomma, la necessità di trovare una soluzione a questi specifici casi si fa sempre più impellente, visto che andiamo incontro al 2020.

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