Moreno Moser lascia il ciclismo: “Non mi sento più competitivo”

Moreno Moser lascia il ciclismo: "Non mi sento più competitivo"
Moreno Moser (GettyImages)

A soli 28 anni l’ultimo rampollo della dinastia trentina, Moreno Moser, lascia il ciclismo: “Smetto perché non riesco più ad essere competitivo”

Moreno Moser, l’ultimo rampollo della dinastia trentina, lascia il ciclismo a soli 28 anni: “Smetto perchè non riesco più ad essere competitivo”.

Il ciclista, durante un’intervista, ha dichiarato: “Smetto perché non riesco più ad essere competitivo, sono nato vincente ma i momenti down hanno cominciato ad essere troppo lunghi rispetto ai picchi di forma. Non ho malattie o virus, sono solo così”.

Moser era approdato nello scorso inverno alal Nippo Fantini per cercare una ripartenza dopo un paio di stagioni difficili alla Astana ma in realtà non ha mai trovato il colpo di pedale giusto.

E al Tour of the Alps, dopo essere giunto ultimo nella prima tappa, nella seconda ha messo piede a terra per l’ultima volta in carriera. E ora appende la sua bici al chiodo, per voltare pagina.

Moreno era stato il primo a commentare sui social l’abbandono del corridore Davide Cassini: “Dispiace leggere “smetto di correre” perché ho sempre pensato che tu avessi i numeri per vincere grandi corse. Non hai mai amato le mezze misure, o tutto o niente. A 28 anni ti sei reso conto che non riuscivi più a tenere i picchi di forma per le performance che ti competevano e dici basta”.

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Moreno Moser lascia il ciclismo. La carriera

Moreno Moser, ultimo rampollo della dinastia trentina, lascia il ciclismo a soli 28 anni: il ciclista ha spiegato la sua decisione dicendo di non sentirsi più competitivo.

Moreno Moser folgorò per la prima volta il mondo del ciclismo nel 2012 conquistano il Trofeo Laigueglia 2012. Nello stesso anno il ciclista arriva terzo al campionato italiano in linea e quinto a cronometro, poi al Tour de Pologne vince la sua prima corsa World Tour.

Nel 2013 vince alle Strade bianche; nel 2015 si classifica secondo ai campionati nazionali a cronometro e vince in volata la tappa di Bregenz al Giro d’Austria, tornando al successo dopo più di due anni; in stagione corre anche la Vuelta a España concludendola e piazzandosi terzo nella sedicesima frazione.

L’anno dopo si classifica terzo al Gran Premio Miguel Indurain e conclude per due volte sul podio, terzo ad Arezzo e secondo a Pinerolo, in tappe del Giro d’Italia.

Dopo un 2017 difficile, anche a causa della mononucleosi, in cui non ottiene né vittorie né piazzamenti significativi, torna al successo nel 2018 imponendosi per distacco al Trofeo Laigueglia.

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A fine 2018 lascia l’Astana per accasarsi alla Nippo-Vini Fantini-Faizanè, formazione Professional Continental diretta da Francesco Pelosi.

 

 

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