Camera dei deputati, il nuovo concorso: a luglio il bando per 300 persone

È in arrivo un nuovo concorso alla Camera dei deputati: il bando uscirà a luglio e metterà a disposizione un totale di 300 posti, come spiegato dal ‘Il Tempo’

È in arrivo un nuovo concorso alla Camera dei deputati, come spiega il quotidiano ‘Il Tempo’, il bando uscità a luglio e metterà a disposizione un totale di 300 posti.

Il primo bando sarà riservato all’assunzione di consiglieri parlamentari, naturalmente per i dettagli è necessario attendere l’estate e la pubblicazione ufficiale del bando di concorso,sicuramente sarà richiesta la laurea quinquennale e sicuramente la selezione prevederà due prove scritte e due orali.

Per quanto riguarda le materie oggetto delle prove, quella scritta prevederà diritto, politica economica e storia d’Italia, mentre quella orale tratterà le stesse materie della parte scritta con l’aggiunta di un test di lingua in cui il candidato sarà chiamato a dimostrare la conoscenza di una lingua straniera a scelta tra inglese, francese e spagnolo.

E come si legge dall’articolo del quotidiano: “Gli stipendi dei nuovi assunti saranno comunque stabiliti dall’ufficio di presidenza dopo un confronto, aperto già dal presidente Fico, con i sindacati. I compensi attuali, che sono già stati ridotti negli ultimi anni dalla presidenza targata Boldrini, dovrebbero essere ritoccati verso il basso”.

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Camera dei deputati: arriva il nuovo concorso. Cosa fa un consigliere parlamentre?

È previsto alla Camera dei Deputati, per il mese di luglio, un nuovo concorso che permetterà l’assunzione di 300 persone con carica di consiglire parlamentare.

Non si sa ancora nulla riguardo ai requisiti richiesti, sicuramente bisognerà essere in possesso di una laurea quinquennale e e sicuramente la selezione prevederà due prove scritte e due orali.

I consiglieri parlamentare attualmente sono 127 e svolgono funzioni di organizzazione e direzione amministrativa, di revisione e controllo delle procedure contabili, di certificazione, di consulenza procedurale, di studio e di ricerca, di assistenza giuridico-legale, di organizzazione e direzione delle attività connesse alle relazioni istituzionali con enti nazionali e internazionali.

A rendere l’incarico davvero interessante è anche lo stipendio. Si parla di un contributo annuo che va dai 65.000 ai 360.000 mila euro lordi a secondo dalle funzione e degli incarichi.

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Anche se gli stipendi dei nuovi assunti saranno comunque stabiliti dall’ufficio di presidenza dopo un confronto aperto già in precedenza dal presidente Fico.