Massimo Bordin, muore la storica voce di Radio Radicale: aveva 67 anni

Massimo Bordin, muore la storica voce di Radio Radicale: aveva 67 anni
Massimo Bordin (Jollyroger, Wikipedia)

L’ex direttore di Radio Radicale ed eterno alter ego di Pannella, Massimo Bordin, è morto oggi all’eta di 67 anni: l’annuncio è stato dato in diretta

È scomparso oggi la storica voce di Radio Radicale, Massimo Bordin: l’ex direttore 67enne era malato da tempo ai polmoni, tuttavia aveva condotto fino al 1 aprile la sua trasmissione radiofonica.

Amico, editore, ed eterno alter ego di Pannella, Bordin era già stato direttore dal 1991 al 2010, ed conduttore di una seguitissima rassegna stampa mattutina, “Stampa e regime”.

In passato era stato tra le altre cose l’interlocutore del leader radicale Pannella nella conversazione domenicale. Si era dimesso dalla direzione della testata in seguito a divergenze con l’allora leader radicale, aveva però tuttavia continuato a collaborare con la Radio.

“E’ morto poco fa a Roma Massimo Bordin, è davvero con immenso dolore che diamo questa comunicazione che non avremmo mai voluto dare”, questo il messaggio con cui Radio Radicale ha dato in diretta la notizia della scomparsa del giornalista, una delle voci più celebri e stimate dell’emittente.

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Radio Radicale, muore la storica voce Massimo Bordin: il cordoglio del mondo della politica

È dunque scomparso Massimo Bordin, la storica voce di Radio Radicale.

“Era malato da tempo – ha detto il conduttore – e aveva chiesto di poter vivere e lottare contro questa malattia nel massimo riserbo, e noi abbiamo rispettato la sua scelta. Ma non ce l’ha fatta, poco fa siamo stati raggiunti dalla notizia. Ricorderemo il nostro Massimo e lo onoriamo con quel Requiem che tante volte ha preceduto la sua unica e splendida rassegna stampa”. Poi la trasmissione del Requiem di Mozart al posto del normale palinsesto. Bordin aveva anche una rubrica sul Foglio, dal titolo ‘Bordin Line’.

Per la scomparsa di Bordin, arrivano messaggi di cordoglio da parte del mondo politico. “Muore l’anima di Radio Radicale”, afferma il senatore di Forza Italia Francesco Giro. “Continueremo la battaglia per la sopravvivenza di Radio Radicale in sua memoria”, afferma il presidente dei senatori Pd Andrea Marcucci a nome di tutto il gruppo dem di Palazzo Madama.

La morte di Bordin infatti avviene in un momento molto delicato dell’emittente; lo stesso ex direttore qualche giorno fa aveva attaccato frontalmente il ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio.
Il 21 maggio è la data in cui ha termine la convenzione con il governo per la trasmissione delle attività istituzionali. Finora sembrava stesse ancora in piedi la possibilità di una proroga da parte del Mise, ma le parole pronunciate lunedì da Vito Crimi, sottosegretario cinquestelle all’Editoria, sembrano vanificare questa ipotesi. L’altra eventualità in campo era la fusione con la Rai, un’intesa tra servizi pubblici.
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