WikiLeaks, Julian Assange arrestato nell’ambasciata dell’Ecuador

WikiLeaks, Julian Assange arrestato nell'ambasciata dell'Ecuador
Julian Assange (GettyImages)

Il fondatore di WikiLeaks Julian Assange è stato arrestato dalla polizia britannica a Londra, nell’ambasciata dell’Ecuador: gli era stato revocato l’asilo politico

Scotland Yard ha arrestato il fondatore di WikiLeaks Julian Assange: quest’ultimo si trovata nell’ambasciata dell’Ecuador e gli era stato revocato dal governo di Quito l’asilo politico.

La nota polizia britannica ha infatti eseguito l’arresto direttamente all’ambasciata, appena l’Ecuadro di Lenin Moreno ha deciso di terminare l’asilo che gli aveva concesso sette anni fa: Assange si trova ora alla stazione centrale di polizia di Londra.

In seguito all’arresto, la donna che lo accusò di stupro in Svezia ha chiesto la riapertura del caso.

La misura arriva in base a un mandato del 2012, quando invece di consegnarsi a Scotland Yard per essere estradato in Svezia ed essere interrogato in merito alle accuse di stupro, Assange si rifugiò nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra chiedendo asilo.

Era il 19 giugno 2012, l’Ecuador allora guidato dal presidente Rafael Correa gli concesse protezione perché ritenne fondate le preoccupazioni del fondatore di WikiLeaks che l’estradizione in Svezia lo esponesse al rischio gravissimo di estradizione negli Stati Uniti.

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Arrestato nell’ambasciata dell’Ecuador il fondatore di WikiLeaks Julian Assange: il fatto

Dal 2010 è in corso un’inchiesta del Grand Jury di Alexandria, in Virginia, per la pubblicazione dei documenti segreti del governo americano. Ad oggi questa inchiesta è ancora in corso e a novembre scorso le autorità americane hanno, inavvertitamente, rivelato che esiste un mandato di arresto coperto da segreto contro Julian Assange.

L’arresto del fondatore di WikiLeaks Julian Assange, avvenuta nell’ambasciata dell’Ecuador per mano di Scotland Yard, di per sé espone l’uomo a un condanna minima, poiché ciò che gli viene imputato è la violazione del rilascio su cauzione.

L’inchiesta svedese per stupro, infatti, è stata archiviata il 19 maggio 2017 mentre l’inchiesta americana del procuratore speciale Robert Mueller sulla pubblicazione delle email dei democratici Usa da parte di WikiLeaks si è chiusa senza che Mueller chiedesse alcuna incriminazione né per Assange né per nessun altro appartenente di WikiLeaks.

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