Genova, morto un neonato in seguito ad una circoncisione in casa

Genova, morto un neonato in seguito ad una circoncisione in casa
Ambulanza (Ambulances, Wiki)

Un neonato è morto nella notte per una circoncisione fatta in casa a Quezzi, quartiere collinare alla periferia di Genova: inutili i soccorsi

Un piccolo neonato nigeriano, in seguito ad un intervento di circoncisione, è morto in casa nella notte a Quezzi, il quartiere collinare che si trova alla periferia di Genova.

I soccorsi, allertati dalla mamma e dalla nonna del piccolo, una volta giunti sul posto, non hanno potuto far altro che constatare il decesso del neonato di poche settimane e chiamare la polizia. Le due donne sono stare portare in Questura per essere interrogate; a compiere l’intervento, secondo quanto emerge, non sarebbero state loro ma una terza persona.

La madre è una 25enne con regolare permesso di soggiorno mentre il padre è lontano dall’Italia ed è stato già contattato dagli investigatori.

Quest’ultimi stanno controllando i cellulari delle due donne, per risalire ai contatti avuti in questi giorni. Il reato che i pm starebbero ipotizzando è omicidio preterintenzionale, probabile che sul corpicino della vittima venga disposta l’autopsia.

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Genova, muore in casa un neonato dopo una circoncisione: non è il primo caso

Una tragedia avvenuta a Genova nella notte, con la morte del neonato nigeriano di poche settimane, arrivata in seguito ad un intervento di circoncisione in casa.

La morte del piccolo non rappresenta purtroppo il primo caso di intervento di circoncisione in casa che ha poi portato al decesso: poco tempo fa un altro neonato è morto, stavolta a Reggio Emilia, per la medesima operazione.

Stessa sorte toccò lo scorso dicembre, vicino Roma, a un bimbo africano di 2 anni, mentre il fratellino gemello si salvò per miracolo: il finto medico libico che praticò l’incisione nella loro abitazione fu accusato di omicidio e lesioni gravissime.

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Chirurghi improvvisati, pagati poche decine di euro, a cui le famiglie islamiche si rivolgono non potendosi permettere una clinica privata. Nel 2016 a Torino un bambino di origine ghanese morì in ospedale, per una grave infezione all’apparato genitale seguita alla circoncisione. Si tratta di un fenomeno tanto diffuso quanto, ancora, nascosto e gli episodi riescono a emergere, nel migliore dei casi, solo dopo le tragiche conseguenze: alcune stime parlano di 2-3mila circoncisioni clandestine effettuate ogni anno nel nostro paese.

 

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