G8 Genova: poliziotti condannati a risarcire per i fatti della scuola Diaz

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La scuola Diaz, teatro delle violenze durante il G8 di Genova

La Corte dei Conti impone ai poliziotti coinvolti nei fatti della scuola Diaz durante il G8 di Genova un risarcimento di 3 milioni di euro.

Nuova condanna per i responsabili delle violenze della Scuola Diaz. Dopo quasi vent’anni dal G8 di Genova, la Corte dei Conti ha imposto un mega risarcimento da 2 milioni ed 800 mila euro per i danni materiali causati alla Scuola Diaz. Militari, poliziotti e uomini delle forze dell’ordine sono anche accusati, a vario titolo, di aver perpetrato atroci violenze nei locali della scuola Diaz. I 125 imputati dovranno risarcire le vittime anche per la creazione di false prove allestite ad arte per giustificare l’arresto degli attivisti del Genoa Social Forum. Già all’epoca dei fatti, la Corte europea dei diritti dell’uomo condannò l’Italia per la mancanza di una legge sul reato di tortura. 

I fatti della scuola Diaz

I cosiddetti “fatti della scuola Diaz” sono avvenuti durante lo svolgimento del G8 di Genova nel 2001: nel quartiere di Albaro, a Genova. La sera del 21 luglio 2001, intorno alla mezzanotte, alcuni Reparti mobili della Polizia di Stato e dei Carabinieri fecero irruzione nelle scuole Diaz, Pertini e Pascoli, occupate dai manifestanti del Genoa Social Forum guidato da Vittorio Agnoletto. Nel blitz, 93 attivisti furono fermati e altri 61 furono portati in ospedale con gravi ferite. Tre attivisti finirono in prognosi riservata e uno in coma. Il vicequestore Michelangelo Fournier descrisse la brutalità delle forze dell’ordine paragonando il blitz ad un pestaggio da “macelleria messicana”. 

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