A ‘Vieni da me’, ospite Enzo Iacchetti che si scaglia contro Sanremo

A 'Vieni da me', ospite Enzo Iacchetti che si scaglia contro Sanremo
Enzo Iacchetti (GettyImages)

Ospite della puntata odierna di ‘Vieni da me’, il programma condotto su Rai 1 da Caterina Balivo, Enzo Iacchetti che racconta aneddoti della sua vita e si scaglia contro Sanremo

L’attore, il comico e il condutture Enzo Iacchetti è stato ospite, nella puntata odierna, di ‘Vieni da me‘, il programma condotto su Rai 1 da Caterina Balivo: numerosi gli aneddoti della sua vita raccontati, e lancia anche una bomba su Sanremo.

Un’intervista rara quella concessa da Enzo Iacchetti che, altrettanto raramente, concede interviste ad altre emittenti televisive.

Nel corso della chiacchierata con la Balivo, Enzo ha rivelato di essersi presentato a Sanremo con una canzone sui migranti scritta da Francesco Guccini: “La vergogna non è che sia stata scartata una canzone mia, ma una canzone scritta da Guccini sui migranti. Ci sarebbe da vergognarsi. Era una canzone sui migranti prima che scattasse l’emergenza”.

A proposito dello stato sentimentale invece, alla domande di Caterina Balivo sulla possibilità di avere il cuore impegnato, il conduttore di ‘Striscia la notizia‘ ha risposto: “Una donna? No, ho trovato un bel cane e sto da Dio”.

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A ‘Vieni da me’, Enzo Iacchetti critica Sanremo e racconta di sé e del rapporto col padre

Intervenuto a ‘Vieni da me’, Enzo Iacchetti ha, come detto, criticato Sanremo raccontando di essersi presentato con una canzone sui migranti scritta da Guccini, poi scartata.

Tra gli altri argomenti toccati, c’è anche il rapporto con suo padre, un uomo molto rigido che non amava la scelte del figlio di diventare un comico e un personaggio di spettacolo: “Mi spiace che papà non mi abbia mai visto e non abbia mai visto una puntata di Striscia la notizia!”.

“Mio padre era bellissimo,  spiega Iacchetti – alla mia età già non c’era più. Era meraviglioso. Parlate con i vostri figli, parlate con i vostri padri, perché poi quando mancano si perde l’opportunità. Mio padre lavorava, mia madre lavorava, mio fratello grande studiava, mio fratello piccolo era il cocco. E io ero quello con la chitarra, i capelli lunghi, la barba lunga.

Non ero la pecora nera, ma mio padre non voleva che io facessi questo lavoro. Aveva tutte le ragioni del mondo dal suo punto di vista, molto credente e scandalizzato da quello che succedeva nel mondo dello spettacolo.”

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