Milano, studenti in corteo: “Educazione sessuale libera”

Milano, studenti in corteo: "Educazione sessuale libera"
Milano (Steffen Schmitz, Wikipedia Commons)

Centinaia di studenti, questa mattina a Milano, hanno dato vita ad un corteo dal titolo “Educazione e prevenzione per corpi liberi e menti consapevoli”

Da largo Cairoli di Milano, la mattina di giovedì 7 marzo intorno alle 10, è partito il corteoEducazione e prevenzione per corpi liberi e menti consapevoli“, che ha visto la partecipazione di centinaia di studenti.

L’appuntamento anticipa l’evento di domani, la Festa delle donne, che vedrà in Italia scioperi e manifestazioni, e lancia un tema molto importante per i manifestanti: “l’educazione sessuale libera, laica, non binaria”.

Il corteo ha attraversato le strade del centro e durante la marcia, una volta arrivati in piazza Duomo, è stato esposto uno striscione a forma di mutande, con su scritta la frase “Fuori i preti dalle nostre mutande”.

Durante la protesta, inoltre, è stato esposto un tampax gigante coperto di sangue con su scritto ‘iva al 22%’ ed è stato bruciato un volantino contenente i punti del contestato decreto Pillon.

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Milano, studenti in corteo: i motivi della manifestazione

In centinaia gli studenti che hanno attraversato le strade del centro della città di Milano, partiti intorno alle 10 di questa mattina da largo Cairoli, e che hanno dato vita al corteo “Educazione e prevenzione per corpi liberi e menti consapevoli”.

“Vogliamo un’educazione sessuale libera, laica, non binaria, che tratti di piacere e desiderio in tutte le scuole – si legge sul volantino dei manifestanti – Vogliamo conoscere per prevenire ogni forma di violenza di genere per poter prendere consapevolezza sui nostri corpi e sulle nostre vite.

Siamo contro la strumentalizzazione, la censura, le imposizioni sui nostri corpi, che pretendono di dettarci come vestirci, come porci, e come mostrarci. Chi e come siamo lo decidiamo solo noi. Rifiutiamo il decreto Pillon, il decreto sicurezza di Salvini e la violenza sessista e razzista che esso legittima per la libertà di migrare di tutte e tutti”.

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