Nel 1980 Umberto Eco pubblicava il suo romanzo, ‘Il nome della rosa’, edito da Bompiani; ora il libro diventa una serie evento Rai 1: si comincia stasera, lunedì 4 marzo alle 21.25.
Questa sera, lunedì 4 marzo alle 21.25 su Rai 1, andrà in onda il primo dei quattro appuntamenti della nuova serie evento ‘Il nome della rosa‘, tratta dal romanzo best seller di Umberto Eco.
Il cast della serie, internazionale, vede protagonisti John Turturro (Guglielmo da Baskerville), Rupert Everett (Bernardo Gui), Damian Hardung (Adso), Fabrizio Bentivoglio (Remigio), Greta Scarano (Anna/Margherita), Richard Sammel (Malachia), Stefano Fresi (Salvatore), Roberto Herlitzka (Alinardo), con la partecipazione straordinaria di Alessio Boni (Dolcino) e con Sebastian Koch (padre di Adso), James Cosmo (Jorge) e Michael Emerson (Abate Abbone).
La serie sarà trasmessa in contemporanea in ultra HD su Rai4k, canale 210 della piattaforma tivùsat.
‘Il nome della rosa’, coproduzione 11 Marzo Film, Palomar con Tele München Groupin collaborazione con Rai Fiction, è prodotta da Matteo Levi, Carlo Degli Esposti e Nicola Serra, per la regia di Giacomo Battiato.
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Stasera alle 21.25 su Rai 1 andrà dunque in onda la prima puntata della serie ‘Il nome della Rosa‘, tratta dal romanzo di successo di Umberto Eco.
Trama del primo episodio: Nell’Italia del 1327, Il Papa e l’Imperatore sono in guerra. È in gioco la separazione tra Religione e potere politico.
Adso, un giovane soldato figlio di un barone tedesco al seguito dell’Imperatore, desidera prendere i voti nonostante suo padre lo voglia soldato. Dopo aver incontrato Guglielmo da Baskerville, un frate francescano colto e intelligente, il ragazzo decide di seguirlo. Guglielmo è diretto a una abbazia benedettina sulle Alpi, famosa per la sua straordinaria biblioteca. Lì si terrà una disputa sul ruolo della Chiesa, per decidere se debba mantenere potere e ricchezza o farsi povera a imitazione di Cristo e dedicarsi unicamente alla vita spirituale.
All’arrivo di Guglielmo e Adso all’abbazia, questi la trovano in subbuglio per l’assassinio del monaco miniaturista Adelmo. L’Abate chiede a Guglielmo di scoprire il colpevole prima dell’arrivo della delegazione papale guidata dall’inquisitore Bernardo Gui. All’alba del secondo giorno, un altro monaco, Venanzio, viene trovato morto in un barile di sangue di maiale.
Le tracce dell’assassino portano dritte alla biblioteca nella grande torre, un labirinto vietato a tutti tranne che al bibliotecario Malachia e al suo assistente Berengario. Dopo avere trovato nello scriptorium un codice scritto da Venanzio la notte in cui è stato ucciso, Guglielmo decide di sfidare il divieto imposto dall’Abate e di entrare nella biblioteca.
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