Vercelli, 7 misure cautelari per tangenti per autorizzare giostre

Trenta indagati e 7 misure cautelari nell’ambito di un’inchiesta, condotta dai carabinieri del Comando Provinciale di Vercelli, su un giro di tangenti per favorire il rilascio di autorizzazioni delle giostre senza le verifiche di sicurezza previste dalla legge

In Italia la giostra della corruzione gira sempre, è proprio il caso di dirlo: operazione su tutto il territorio italiano, a seguito di un’inchiesta dei carabinieri del Comando Provinciale di Vercelli, sul rilascio, dietro pagamento di tangenti, di codici identificativi e autorizzazioni in favore di giostre senza verifiche di sicurezza. 30 gli indagati, 7 dei quali colpiti da misure cautelari. Perquisiti studi e uffici comunali. Oltre 1.100 i sequestri, in 88 province, a carico di 700 operatori. Coinvolti funzionari e amministratori di comuni del Nord. Corruzione, falsità materiale, peculato, tra le altre, le accuse a vario titolo a carico dei destinatari dei provvedimenti restrittivi.

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Vercelli, 7 misure cautelari per tangenti per autorizzare giostre. Le autorizzazioni rilasciate senza le verifiche di sicurezza

Oltre 70 carabinieri sono impiegati in perquisizioni di studi tecnici e uffici comunali del Nord Italia per l’acquisizione della documentazione relativa al rilascio delle certificazioni, risultano inoltre indagati, oltre ad amministratori e funzionari,  tecnici ed intermediari.  Sono  ritenuti responsabili, a vario titolo, di corruzione, falsità materiale commessa da pubblico ufficiale, peculato ed altro per aver rilasciato permessi ed autorizzazioni, “previo pagamento di cospicue tangenti, in favore di giostre senza che venissero effettuate le prescritte verifiche di sicurezza “, attrazioni ludiche, dunque, potenzialmente pericolose per l’incolumità degli utenti.

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