Formigoni, il Pg della Cassazione: ” Imponente baratto corruttivo “

 

Nella requisitoria davanti al collegio giudicante della Quinta Sezione Penale della Corte di  Cassazione il Pg della stessa chiede la conferma della condanna per Formigoni nell’ambito del processo Maugeri-San Raffaele

Siamo alle battute finali nel processo Maugeri-San Raffaele che vede tra gli imputati l’ex Governatore della Lombardia Roberto Formigoni. Nella sua requisitoria davanti ai giudici  della Quinta Sezione Penale della Suprema Corte di Cassazione il Procuratore Generale della stessa Luigi Birritteri chiede la conferma della condanna a 7 anni e mezzo per corruzione a carico dell’ex governatore definendo “ un imponente baratto corruttivo ” quello alla base dei rapporti illeciti tra gli imputati. Inoltre il rappresentante della pubblica accusa  ha chiesto anche di non attenuare la pena per Formigoni ed evitare ” che la legge possa essere calpestata con grida manzoniane “. Per il magistrato la mole delle prove èimponente” ed è stata “ulteriormente avvalorata” dal concordato in appello di Daccò e Simone.

Formigoni, il Pg della Cassazione: ” Imponente baratto corruttivo “. L’ex governatore lombardo rischia il carcere

Nella sua requisitoria il Pg della Cassazione ha sottolineato come da parte di Formigoni c sia stato  ” un sistematico asservimento della funzione pubblica agli interessi della Maugeri, un baratto della funzione”. Il magistrato  ha ricordato anche che questa vicenda corruttiva ruota attorno ad un giro di oltre 61 milioni di euro e circa 6 milioni di utilità sono arrivati “in vari flussi e forme” a Formigoni. In caso di condanna, per  Il Celeste, come è  soprannominato l’ex governatore lombardo, si potrebbero spalancare le porte del carcere  perché lo impone la recente legge anticorruzione ma soprattutto in quanto nelle motivazioni della condanna i giudici d’appello hanno  specificato che Formigoni ha meritato la pena massima prevista perché i fatti hanno “profili di gravità  oggettivi e soggettivi “. Tuttavia, secondo i calcoli degli uffici giudiziari milanesi,  una parte delle imputazioni,  in particolare quella che riguarda il filone San Raffaele, risulta già prescritta.

 

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