La rete critica lo show di Adam Levine e della sua band, i Maroon 5, durante l’intervallo del Super Bowl. Lo spettacolo, definito il più brutto nella storia dell’evento
Forti critiche arrivano ad Adam Levine e alla sua band, i Maroon 5, per l’esibizione durante l’intervallo del Super Bowl. In molti parlato dello show più brutto di sempre, nella storia dell’evento.
I Maroon 5 si sono esibiti nell’intervallo della finale del campionato di football NFL che ha visto trionfare i New England Patriots sui Los Angeles Rams.
Le premesse non erano le migliori.
Adam Levine aveva accettato di esibirsi allo show contrariamente a quanto avevano fatto prima di lui artisti come Rihanna, Jay Z, Cardi B e Pink. Questi, rifiutando l’offerta di cantare durante l’intervallo dell’evento sportivo, avevano così espresso solidarietà al quarterback Colin Kaepernick.
Il giocatore infatti era stato licenziato perché accusato dalla Nfl di aver avviato una protesta, scegliendo di non rispettare l’inno nazionale restando seduto in panchina o poggiando un ginocchio a terra durante la sua esecuzione.
Il gesto, simulato da altri suoi colleghi, era di ribellione per le violenze della polizia Usa contro gli afroamericani.
Adam aveva invece accettato e poi anche ignorato la petizione lanciata in rete affinché i Maroon 5 mostrassero quantomeno un segno di vicinanza a Kaepernick.
Quasi la totalità dei giudizi è stata negativa per Levine e i Maroon 5 a proposito dell’esibizione nell’intervallo del Super Bowl.
A nulla è servito al frontman di dare mostra del suo torso nudo sul palco, né hanno aiutato gli spettacoli pirotecnici a salvare dalla noia il pubblico-
La band ha rispolverato vecchi successi, come Harder to Breathe e This Love, per poi arrivare alla recente Girls Like You e chiudere con la hit di qualche anno fa Moves Like Jagger.
Dopo le critiche, Levine ha scelto Instagram per un post di ringraziamenti che è, in un certo senso, la sua risposta ai commenti negativi.
Prima di un lungo elenco di parole, quelle che a detta sua sarebbero apparse nella sua mente alla notizia che la band avrebbe suonato “sul palcoscenico più grande del mondo”, Levine scrive: “Quando abbiamo accettato la responsabilità di esibirci durante l’Half Time, ho preso in mano la penna e scritto.
Alcune delle parole che sono venute da me in quel momento si sono fatte strada tra le lanterne che volavano su e giù stanotte. Ringraziamo l’universo per questa possibilità, i nostri fan per aver fatto avverare questo sogno e chi ci critica per spingerci sempre a fare meglio. One Love”. Segue una lista di trentacinque parole.
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