Francia, la ministra Loiseau risponde agli attacchi di Salvini e Di Maio

Francia, la ministra Loiseau risponde agli attacchi di Salvini e Di Maio
La ministra degli Affari europei francese Nathalie Loiseau (Chatham House, Flickr)

La ministra per gli Affari europei della Francia, Nathalie Loiseau, dopo gli attacchi dei due vicepremier Di Maio e Salvini: “Non vogliamo giocare al concorso di chi è più stupido”

Torna a salire la tensione tra Roma e Parigi.

Lo scambio di dichiarazioni tra l’Italia e la Francia continua, e si riaccende la polemica dopo lo scontro sulla moneta coloniale francese innescato dai 5Stelle.

Questa volta a parlare è la Francia, nella persona di Nathalie Loiseau, ministra per gli Affari Europei, che risponde agli attacchi lanciati precedentemente da Di Maio e Salvini.

“Non vogliamo giocare al concorso di chi è più stupido. Con l’Italia abbiamo molte cose da fare e vogliamo continuare a farle”. Mi recherò in Italia quando il clima si sarà calmato”, ha spiegato la ministra in risposta a chi chiedeva se la Francia fosse pronta ad adottare eventuali ritorsioni contro l’Italia.

Le ipotetiche ritorsioni riguardavano, ad esempio, il dossier Alitalia o il caso Stx-Fincantieri.

Francia, la ministra Loiseau risponde sugli attacchi di Salvini e Di Maio, definendoli “inutili”

“In Francia – spiega la ministra – si dice che tutto ciò che è eccessivo è insignificante. Quando le dichiarazioni diventano eccessive per toni e quantità, diventano dunque insignificanti”.

La Loiseau definisce inoltre “inutili” gli attacchi del governo gialloverde al suo Paese. E, a proposito della polemica, nonché dello scambio recente partito dall’Italia si chiede: “Cosa ci guadagnano gli italiani? Contribuiscono forse al benessere del popolo italiano, che è generalmente l’obiettivo di ogni governo? Non penso”.

Anche Antonio Tajani, presidente del Parlamento europeo, interviene sulla vicenda: “Mi auguro che non si arrivi ad una rottura delle relazioni con la Francia perché questo non è nell’interesse dell’Italia, detto questo non servono soltanto atti di buona volontà da parte di Roma, serve anche che la Francia tenti di avere un atteggiamento diverso nei confronti dell’Italia, ma anche per quanto riguarda l’Africa, un atteggiamento non egemonico“.

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