Calenda, manifesto per la lista unitaria per le Europee

Carlo Calenda (adnkronos.com)

Carlo Calenda, in vista delle elezioni europee della prossima primavera, lancia un manifesto per aggregare tutte le forze europeiste per contrastare l’avanzata di quelle sovraniste 

Iniziano le grandi manovre in vista del fondamentale appuntamento della prossima primavera, le elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Particolarmente attivo il Pd che deve recuperare l’emorragia di consensi della tornata elettorale dello scorso 4 marzo. Obiettivo non semplice da raggiungere visto che i sondaggi danno in crescita ben oltre il 30% la Lega del Ministro dell’Interno Salvini. Soprattutto, per contrastare efficacemente le forze populiste, sarà fondamentale mettere d’accordo le diverse anime della principale compagine politica della sinistra. Un segnale di distensione lo ha lanciato l’ex ministro Carlo Calenda con il suo Manifesto per una lista unica delle forze europeiste.  Appello già firmato da sindaci come Giorgio Gori, Dario Nardella, Beppe Sala e governatori come Chiamparino e Bonaccini.  E che ha ricevuto l’imprimatur da tanti big come Paolo Gentiloni, Marco Minniti, Maurizio Martina e Nicola Zingaretti.

Calenda, manifesto per la lista unitaria per le europee: ” Siamo come nel dopoguerra “

Una scelta, quella del fronte unitario della sinistra, dettata, secondo l’ex ministro, dalla necessità di ricompattare le forze europeiste per non lasciare campo aperto a quelle sovraniste. E’ in gioco, infatti, alle prossime Europee, l’idea stessa di Europa unita tanto che Calenda evoca lo spettro dell’involuzione democratica nel cuore dell’Europa come nel secondo Dopoguerra:  ” Le prossime elezioni Europee sono come quelle del Dopoguerra, cioè decidiamo se stare insieme ai grandi Paesi fondatori dell’Europa, come vuole Salvini, o finire come il Venezuela dove ci portano i 5Stelle“. Tuttavia perché il progetto possa andare in porto occorrerà l’avallo di Matteo Renzi che per il momento è in una posizione defilata in attesa di verificare che la porta sia sprangata per i fuoriusciti di LeU. Scettico anche  l’ex Premier Enrico Letta: ” Il fronte unico anti populisti è il favore più grande ai populisti “.

 

 

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