Emergenza bombe, Salvini a Napoli

Sarà in visita ad Afragola, nel napoletano, il Ministro dell’Interno Salvini dopo la sequela di ordigni che hanno colpito le attività commerciali della zona. Non è escluso un incontro con Gino Sorbillo

E’ atteso ad Afragola, in provincia di Napoli, il Ministro dell’Interno Matteo Salvini. Nell’ultimo mese nell’area partenopea otto deflagrazioni hanno preso di mira diverse attività commerciali. Ultima in ordine di tempo l’ordigno esploso davanti all’ingresso della pizzeria Sorbillo nel cuore del centro storico di Napoli. Nondimeno Salvini ha già preannunciato che non si recherà nel capoluogo partenopeo dove è già stato tre volte negli ultimi due mesi. Non esclude, comunque, di incontrare Gino Sorbillo, proprietario dell’omonima pizzeria. Proprio per fronteggiare  l’emergenza di una criminalità sempre più spavalda e che tenta di rialzare la testa il leader leghista conferma l’arrivo in città entro febbraio di 61 poliziotti. Si aggiungeranno ai 140 che sono operativi già da alcuni mesi. Un ulteriore contingente per andare incontro alle  richieste di incrementi nel personale delle forze dell’ordine formulate dal sindaco De Magistris.

Emergenza bombe, Salvini: ” Napoletani, denunciate “

Non solo più uomini per presidiare meglio il territorio. Salvini assicura che sono stati stanziati 4 milioni di euro per la videosorveglianza nei quartieri napoletani di Sanità, Chiaia, San Ferdinando e nei Decumani; i cui residenti, tra l’altro, devono fare i conti anche con le conseguenze di una movida sregolata, violenta e molesta. Insomma, per il titolare del Viminale, i fondi per rendere Napoli più sicura ci sono, piuttosto “De Magistris si occupi dei cittadini napoletani”. Una stoccata per stigmatizzare il recente protagonismo del sindaco partenopeo sulla questione migranti. Infine, pur guardando con favore alle marce anticamorra, rivolge un accorato appello ai napoletani: ” Vanno bene gli appelli, le assemblee ma anche le denunce. Io ci metto i soldi per assicurare quegli strumenti diano effetto concreto alle denunce”.