USA, arrestato 21enne: pianificava attentati alla Casa Bianca

USA, arrestato 21enne: pianificava attentati alla Casa Bianca
La Casa Bianca (Matt H. Wade, Wikipedia)

Arrestato negli USA un 21enne che pianificava attentati alla Casa Bianca e in altri luoghi simbolo di Washington DC. Voleva impiegare esplosivo e razzi anticarro nei suoi attacchi

Negli USA, arrestato un 21enne che pianificava attentati alla Casa Bianca e in altri luoghi simbolo di Washington DC.

Secondo quanto affermato dall’Fbi nei documenti depositati in uno dei tribunale di Atlanta, l’uomo si chiama Hasher Jallah Taheb e intendeva usare, nei suoi attacchi, esplosivo e razzi anticarro.

L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, era da tempo nel mirino della task force antiterrorismo di Atlanta, di cui fa parte anche l’Fbi.

Secondo l’Atlanta Journal-Constitution, il piano di Hasher Jallah Taheb, 21enne originario di Cumming, Georgia, è stato scoperto grazie alle rivelazioni di un informatore dell’Fbi.

Infatti, pare che Taheb avesse concordato di dare all’informatore la sua auto in cambio di armi ed esplosivo.

Secondo la Abc, tra gli obiettivi di Hasher Jallah Taheb, oltre alla Casa Bianca c’era anche il Washington Monument, il Lincoln Memorial e una sinagoga.

USA, arrestato 21enne che pianificava attentati alla Casa Bianca: “Incriminato dopo un anno di indagini”

Taheb, che non possiede un passaporto statunitense, secondo le autorità si era radicalizzato, come da lui stesso confessato ad un agente dell’Fbi sotto copertura.

Nel corso della conferenza stampa seguita all’arresto, gli agenti hanno spiegato di ritenere che stesse agendo da solo.

“Taheb è stato incriminato dopo un anno di indagini”, hanno precisato gli agenti dell’Fbi.

Inoltre, hanno spiegato che il loro lavoro era iniziato dopo una segnalazione anonima arrivata nel marzo del 2018, in cui si riportava la radicalizzazione di Taheb.

L’uomo di recente aveva cambiato nome e secondo le autorità stava pianificando un nuovo viaggio all’estero.

Gli agenti dell’Fbi, dopo la segnalazione, hanno aperto un canale di comunicazione con Taheb che, nell’agosto 2018, stava cercando di vendere la sua auto per raccogliere fondi per viaggiare all’estero, in particolare nei territori sotto il controllo dell’Isis.

A dicembre dello stesso anno Taheb avrebbe poi confessato ad un agente sotto copertura di voler colpire la Casa Bianca e altri luoghi di Washington.

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