Siria, 15 bimbi morti di freddo nei campi profughi in un mese

Siria, 15 bimbi morti di freddo nei campi profughi in un mese
Un papà siriano con in braccio il figlio morto dal freddo (Fanpage.it)

Nei campi profughi in Libano e Siria, in solo un mese almeno 15 bimbi sono morti per il freddo e la mancanza di cure mediche. La maggior parte delle vittime aveva meno di un anno

In Libano e Siria, nei campi profughi, in un solo mese sono morti per il freddo almeno 15 bimbi. Ad incidere sulla salute dei piccoli, oltre al freddo, la mancanza di cure mediche.

La maggior parte delle vittime aveva meno di un anno e il più piccolo era nato solo da un’ora. A causa della tormenta che sta colpendo l’intera regione – avvertono le organizzazioni umanitarie – la situazione per migliaia di sfollati siriani è catastrofica.

“Durante la notte – afferma Maher, 10 anni– fa tanto freddo e siamo costretti a dormire per terra. Quando sono cominciate le piogge abbiamo spostato le nostre tende sui terreni più in alto e abbiamo acceso il fuoco ma poi tutto si è allagato”.

Secondo quanto denuncia Unicef, ad uccidere è anche la mancanza di cure mediche, come per i bimbi in fuga dai combattimenti ad Hajin nell’area di Deir-Ez-Zor, a est della Siria.

Siria, 15 bimbi morti di freddo nei campi profughi in un mese: la tempesta Norma

La tempesta Norma, dall’impatto devastante, si è abbattuta sulla regione e ha spazzato via gli insediamenti informali, rifugio di migliaia di sfollati siriani.

Le piogge torrenziali hanno allagato e distrutto le precarie abitazioni di fortuna di almeno 11mila persone, costringendo molti di loro a trovare un altro riparo sicuro.

La neve e le gelide temperature hanno aggravato le condizioni di salute dei più piccoli, messi già a dura prova nei campi profughi.

Ad Arsal, nel Libano, la settimana scorsa una ragazza siriana di otto anni è stata trovata morta a causa della tormenta. “Le foto – ha detto una anziana rifugiata siriana in Libano – non raccontano tutta la nostra sofferenza.

C’è molto di più quello che si vede: otto anni di sfollamenti e battaglie ci hanno distrutto”.

I rifugiati a rischio, secondo quanto riportato dal Norwegian Refugee Counci, sarebbero 77mila.

 

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