Sfera Ebbasta denunciato per istigazione all’uso di stupefacenti

Sfera Ebbasta

Il trapper Sfera Ebbasta, già agli onori della cronaca dopo la tragedia alla discoteca di Corinaldo avvenuta durante un suo concerto, è stato denunciato per istigazione all’uso di droghe

E’ sempre al centro dell’attenzione mediatica il trapper Sfera Ebbasta, dopo  essere assurto indirettamente agli onori della cronaca per la tragedia di Corinaldo. E’ stato, infatti,  denunciato per istigazione all’uso di sostanze stupefacenti da due parlamentari di Forza Italia, Lucio Malan e Massimo Mallegni. I due parlamentari forzisti hanno sporto denuncia ai sensi dell’art.82 della legge 309/1990 che punisce chiunque pubblicamente istighi all’uso di sostanze stupefacenti. Fattispecie che per i due querelanti si concreta per i testi delle  canzoni di Sfera Ebbasta infarciti di riferimenti alle droghe ed al loro uso. Non solo. Anche lo stile di vita del trapper, orgogliosamente ostentato sui suoi profili social, sono un inno all’abuso di sostanze tossiche: in una foto lo si vede sorbire una bibita violetta che, per i due denuncianti, sarebbe la purple drink alla codeina.

Sfera Ebbasta denunciato, Radicali Italiani: ” Atto di sciacalaggio “

Un cocktail che spopola proprio tra i giovanissimi che sono i principali consumatori della “musica” del trapper. Ma a spezzare un lancia in suo favore i Radicali Italiani, da sempre sensibili alle tematiche legate alla criminalizzazione delle droghe e dei suoi consumatori. Per la tesoriera Antonella Soldo: ” Una denuncia contro il cantante Sfera Ebbasta per istigazione all’uso di droghe rappresenta un’iniziativa di sciacallaggio a rimorchio di una tragedia come quella della discoteca Lanterna Azzurra. L’apertura di un fascicolo da parte della Procura di Pescara avente come oggetto il contenuto dei testi delle canzoni del cantante è un atto quantomeno controverso “. Per poi rincarare la dose aggiungendo che “la criminalizzazione dei consumatori di sostanze stupefacenti è non solo ridicola, ma molto pericolosa. E insostenibile per il nostro sistema della giustizia “.

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