Roma, tifosi antisemiti: i volantini della vergogna a Prati e Balduina

Curva Nord Lazio Roma
Curva Nord Lazio [Autore: Andrew,https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/deed.en]
Oggi sono comparsi nei quartieri Prati e Balduina di Roma dei volantini antisemiti. Ad affiggerli alcuni tifosi romanisti, che hanno apostrofato i laziali 

 

Prati e Balduina di Roma sono stati i quartieri teatro della vergogna razzista: qui alcuni tifosi romanisti hanno esposto dei volantini con messaggi antisemiti. La competizione calcistica è particolarmente accesa tra Lazio e Roma, le squadre della capitale che si contendono l’affetto dei tifosi romani. La goliardia cessa di essere tale quando sfocia in messaggi di odio e risentimento razzista. Un fatto simile è accaduto oggi, giorno in cui la Lazio festeggia i 119 anni dalla sua nascita. Alcuni tifosi romanisti hanno stampato e affisso dei volantini riportanti la scritta: “Lazio Napoli Israele: stessi colori, stesse bandiere”, alludendo a un’inferiorità razziale. Proprio un anno fa, era stata la tifoseria laziale a macchiarsi di prese in giro becere ai danni dei cugini romanisti. Anche in quel caso, gli autori del gesto utilizzarono un messaggio antisemita, con un fotomontaggio di Anna Frank con la maglia della Roma.

Volantini antisemiti dei romanisti: risponde la Lazio

Oggi i tifosi romanisti hanno diffuso dei volantini con parole antisemite nei quartieri di Prati e Balduina, a Roma. I destinatari sono i tifosi della Lazio. La riposta della squadra offesa è arrivata attraverso le parole del portavoce Arturo Diaconale, che si è detto colpito dalla “regola del due pesi e due misure”. Diaconale, infatti, punta il dito contro la pubblica indignazione, che si è scagliata un anno fa contro i laziali e che, secondo lui, oggi sarebbe stata meno dura verso i gesti dei tifosi della Roma.

Questo episodio, legato al mondo calcistico ma non solo, macchia ancora una volta il volto della capitale con l’intolleranza antisemita. Proprio un mese fa, infatti, nella città di Roma qualcuno vandalizzò le pietre d’inciampo, dedicate alle vittime del nazismo.

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