Rifiuti a Roma, presidi alla Raggi: “Pulisca le strade o non riapriamo”

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Continua l’emergenza rifiuti a Roma

Emergenza rifiuti a Roma. L’Associazione dei presidi scrive una lettera a Virginia Raggi minacciando di non riaprire le scuole lunedì 7 gennaio.

presidi degli istituti scolastici del Lazio contro il sindaco di Roma, Virginia Raggi. I dirigenti scolastici hanno inviato al sindaco una lettere per sollecitare “un decisivo intervento per la raccolta dell’immondizia, almeno nei pressi delle scuole, prima della ripresa delle attività didattiche prevista per il 7 gennaio. Altrimenti, l’eccessiva presenza di rifiuti per le strade della Capitale potrebbe comportare la chiusura di alcune scuole, soprattutto dell’infanzia ed elementari. C’è un problema educativo, oltre che sanitario: Tutti i giorni nelle aule educhiamo al senso civico, al rispetto per la città e al decoro, alla cura per il bene pubblico. Poi i ragazzi vedono infrangersi questi principi fuori dalle loro aule. A pochi passi dai portoni d’ingresso delle scuole, attorno a queste pattumiere a cielo aperto”.

Rifiuti a Roma: Campidoglio a lavoro

Virginia Raggi non ha risposto alla lettera dei presidi. Tuttavia, dal Campidoglio filtra voce che tutto lo staff sindaco è al lavoro per cercare di contenere l’emergenza rifiuti. Per l’Epifania l’Ama ha annunciato che metterà in campo 1.200 addetti. La situazione è resa complicata dal fatto che l’immondizia risulta più abbondante del normale a causa delle festività natalizie: nei primi tre giorni del 2019 a Roma sono state raccolte 7.800 tonnellate di spazzatura. A peggiorare la situazione contribuisce anche lo stop dell’impianto Ama in via Salaria, uno dei più grandi della capitale, distrutto da un incendio lo scorso 11 dicembre.

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