Nello stato del Kerala, in India, due donne hanno compiuto lo storico primo passo in un tempio indù: la protesta è esplosa, violenta e non, in tutto lo stato
Due donne hanno scatenato un’aspra protesta dopo aver coraggiosamente varcato le soglie di un tempio indù nel Kerala, in India. La tradizione stabiliva il divieto religioso alle donne in “età mestruale”, dai 10 ai 50, considerate impure per la sacralità dei templi. A ribaltare la situazione è arrivata una sentenza emessa a settembre dalla Corte Suprema, che ha rimosso il divieto. Da allora diverse donne hanno provato a compiere il pellegrinaggio al tempio di Ayyappa, ma hanno dovuto indietreggiare dinanzi alle incursioni di fedeli e gruppi di estrema destra.
Questa volta l’impresa è riuscita a due donne, Bindu Ammini, di 42 anni, e Kanaka Durga, di 44, che sono entrate nel tempio di Sabarimala alle 3:45 del mattino. Gli agenti di polizia che le scortavano non sono riusciti a scongiurare la pronta espulsione delle fedeli dal tempio, che in seguito è stato subito chiuso per poi essere sottoposto a un rito di purificazione. Neanche l’ora tarda e le lunghe vesti nere, simili a burqa, hanno arginato lo sdegno della comunità di fedeli presenti.
Proteste nel Kerala: la reazione del governo
Un’indignata protesta ha scosso lo stato del Kerala, in India, in seguito all’ingresso di due donne nel tempio indù di Sabarimala. All’espulsione delle donne dal tempio è seguita una serie di scontri nella capitala Thiruvananthapuram, alle porte della sede del Parlamento dello Stato. Contestualmente, alcuni gruppi di fedeli tradizionalisti e di estrema destra hanno manifestato pacificamente contro la sentenza della Corte. Dal canto suo, il governo del Kerala si è detto fermo e d’accordo con l’abolizione del divieto. Il primo ministro Pinarayi Vijayan ha infatti dichiarato che il governo è pronto a fornire protezione a qualsiasi donna intenzionata a entrare nel tempio.
