Studente in mimetica lancia molotov contro la scuola

 

Studente in mimetica, vittima di bullismo, assalta con bombe molotov la scuola che frequenta gridando: ” Vi uccido tutti! “

Sembrava di essere in uno dei tanti, troppi, teatri di guerra di quella martoriata fetta di mondo che è il Medio Oriente, incendiato da guerre civili e sotto scacco della cieca e bieca violenza terroristica; oppure negli Stati Uniti tristemente famosi per le stragi di innocenti studenti perpetrate dai loro stessi compagni di scuola. Invece è accaduto qui, in Italia, ad Aprilia, piccolo ed anonimo centro della sonnolenta provincia italiana dove di regola non succede mai niente e dove quando succede qualcosa, purtroppo, è sempre per fatti di cronaca. Un ragazzino di corporatura robusta, non particolarmente avvenente, e per questo oggetto di scherzi, se non di veri e propri atti di bullismo, ha pensato di vendicarsi dei soprusi e delle vessazioni nel modo peggiore. Come uno dei tanti kamikaze, dopo essere stati debitamente indottrinati, arruolati dalle milizie islamiche integraliste, il ragazzino si è informato su internet su come confezionare una bomba molotov, ossia una bottiglia incendiaria.

Studente in mimetica, durante l’attacco gridava: ” Vi uccido tutti! “

Una volta riempito lo zaino con le molotov, carico di odio e spinto dalla sete di rivalsa, il ragazzino si è recato presso l‘Istituto “Carlo e Nello Rosselli“, la scuola che frequenta senza troppo profitto avendo perso già il primo anno, e, salito al primo piano, ha incominciato a scagliare  le prime tre delle 8 molotov che aveva nello zaino gridando: ” Vi uccido tutti! “. Per fortuna non è riuscito a tradurre in realtà tale ferale proposito visto che solo la scuola ha riportato lievi danni materiali. Eppure si è sfiorata la tragedia, ne sono consapevoli le forze dell’ordine, che, prontamente allertate, hanno subito fermato l’aspirante “unabomber“, e lo stesso corpo docente che adesso si interroga su come la scuola non sia stata capace di intercettare il malessere di quel ragazzino prima che sfociasse in tale plateale ed esecrabile gesto.

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